Re-cordari
La parola latina re-cordis o re-cordari significa passare ancora dal cuore.
La spiegazione dice “il ricordo richiama nel presente del cuore qualcosa che non è più qui o non è più adesso, ma che per il solo tornare nel cuore rivive. È la possibilità di consultare il passato, di interrogarlo, per sapere chi siamo, da dove veniamo e dove possiamo spingerci, per non perdere niente di quello che esce dalla nostra vita. Niente e nessuno”.
Nulla di più vicino ai nostri sentimenti, allora, per festeggiare 40 anni d’attività.
Ho chiesto ai nostri attori di elaborare, indipendentemente, una proposta teatrale di al massimo 10 minuti che contenesse gli aspetti essenziali del personale vissuto e/o percorso all’interno del nostro teatro. Potevano attingere a qualsiasi aspetto, momenti di formazione, sogni, viaggi, vita assieme. Potevano usare oggetti e costumi storici o nuovi, testi di spettacoli precedenti, mettere mano nel vasto archivio o nell’ ingombrante deposito.
Mai come in questo periodo abbiamo percepito la fragilità del nostro mestiere e al contempo la forza e la tenacia con la quale reggerci. Ma malgrado la desolazione del nostro tempo, non è la nostra storia quello che desideriamo raccontare, ma l’indagine individuale con la quale abbiamo imparato a dare valore e sostanza a un percorso comunitario, umano e creativo.
I passi che, a prescindere dall’aspetto prettamente personale, hanno racchiuso una idea e un punto di vista sul fare teatro.
CHF 20.50
Prevendita Online: biglietteria.ch
Le persone disabili devono annunciarsi mandando una mail a [email protected], indicando il nome dello spettacolo, il giorno e l'orario d'arrivo previsto.
TEATRO DELLE RADICI
Drammaturgia e regia: Cristina Castrillo
Con: Giovanna Banfi-Sabbadini, Andrea Fardella, Bruna Gusberti, Ornella Maspoli, Monica Muraca, Massimo Palo, Fulvia Romeo, Nunzia Tirelli, Carlo Verre, Chiara Vighetto, Irene Zucchinelli
Non si vedono, ma ci sono: Camilla Parini, Silvia Genta, Damian Soriano
Disegno di scena: Cristina Castrillo – Teatro delle Radici
Scenografia: Luka Minotti, Claudio e Massimo Palo
Fotografia: Martina Tritten
Assistenza regia: Bruna Gusberti
Immagine fornita dal promotore