Ritorna al FIT una delle compagnie più interessanti del panorama europeo contemporaneo. Daria Deflorian si ispira, per questo lavoro in progress, alle opere di Han Kang, in particolare alla “Vegetariana” (Man Booker Prize 2016). Nelle sue opere si mescolano in maniera estremamente singolare, dimensione esistenziale e fantasia, al limite del fantastico. Così come sfondo storico (in particolare in una sua straordinaria denuncia della violenza dello stato presente nel suo romanzo “Atti umani”) e osservazione dei legami familiari. “Quello che ci appassiona – dice la Deflorian – è scrivere attraversando questi suoi mondi letterari di una possibile, e impossibile, risposta alla violenza del mondo”.

Tra i festival europei, il FIT Festival accoglie ogni anno a Lugano i grandi nomi del teatro internazionale, con un’attenzione particolare alla scena contemporanea. Dieci giorni di teatro, performance, danza, votati all’innovazione e all’ibridazione dei linguaggi, a modalità artistiche e progettuali al di fuori delle consuetudini e delle convenzioni. Molti gli eventi collaterali e gli incontri dopo spettacolo con gli artisti, per avvicinare un pubblico sempre più ampio e trasversale. Col FIT arriva in Ticino un’istantanea, una fotografia a colori di quello che accade in Europa.